sabato 17 settembre 2011

Ele con il terzo occhio di UIFVI11

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Ci sono due persone in ogni foto: il fotografo e l’osservatore. / Ansel Adams

FarFalla riflessiva

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Una bambina che abitava in un paese ai piedi delle montagne, sorrideva sempre e aveva un fare diverso da quello delle sue piccole amiche. Tutte le mattine scriveva qualcosa sul suo diario. Una volta parlò della gente che non sapeva dare il giusto valore alle piccole cose e sprecava i suoi giorni perdendosi in pensieri negativi. Così facendo si avviava inevitabilmente verso la sconfitta. Ciò che accade a chi perde il desiderio di parlare con la gente, di ascoltare, di sperare, di ammirare un fiore.
Invece si può rinascere in ogni momento se sappiamo vivere con il ritmo delle stagioni, del tempo, dell'amore, della natura.

Testo di : Romano Battaglia
FOTO di : UIFEA11

Light cruiser

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mercoledì 14 settembre 2011

Bella come il sole...

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Il sole di sicilia

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...alla fonte della vita, senza fine...

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Malinconia di un mare di parole non dette.
Affiora sulla superficie delle labbra tue in attesa di poter urlare il dolore che fa male al cuore
che brucia la sabbia desertica lasciando dietro...
il nulla.
La speranza sta per morire, ma ecco una piccola oasi, fa ancora ben sperare il bisogno di
raggiungere acqua pura alla fonte della vita, senza fine...


La fonte della "serenità"
quella che non ti farà mai perdere la dolcezza di un momento vissuto
che non tornerà...

...dentro lo specchio di questo mare!!!

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Seduta in riva al mare
di te sto a guardare
riflessi che voglion raccontare.

Ho lasciato illuminare il notturno cielo
dalla luna,
mentre i riflessi del sole colorano la prua
di questa nave...

Un sorriso non so trattenere
se penso a quanto
poco manca a poterti parlare ...

Dentro lo specchio di questo mare!

martedì 13 settembre 2011

Che il vento sotto le vostre ali...

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vi sostenga
fino dove il sole salpa e la luna cammina.
Tolkien

All'Etna

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Or che il florido maggio i campi tiene,
E si destano al sol flagranze e canti,
Poggi nitido il capo alle serene
Di luce e di salute aure festanti.

Trescano ai piedi tuoi silfi e sirene;
Fremon dentro di te sofi e giganti;
E tu tranquillo di vermiglie arene
di colti e di boschi ampio t’ammanti.

Muto io ti guardo dal campestre nido,
Propizio all’arte e alle memorie care;
E azzurreggia lontano il mare immenso.

E se alle vostre picciolette gare,
agli odi vostri, alme rissose, io penso,
Piu che di sdegno, di pietà sorrido.

Mario Rapisardi

Rannazzu

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